Facciamo seguito alla trasmissione del “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro” (cfr. nostra circolare prot. n. 456 dell’8 aprile u.s.) ed alle altre comunicazioni sull’argomento, per inviare una nota di commento al Protocollo predisposta da Confindustria.
La nota tiene in considerazione anche il testo definitivo delle “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro” (allegato), approvate dalla Conferenza delle Regioni.
I due documenti necessitano infatti di una lettura integrata per focalizzare la procedura da adottare per la vaccinazione in azienda e valutare le diverse modalità di svolgimento della stessa, previste dal Protocollo.
Ovviamente, l’avvio dell’intero percorso è condizionato dalla disponibilità di vaccini e di riflesso dai tempi di somministrazione delle dosi alle categorie più a rischio.
La tempistica e le quantità necessarie per l’avvio del percorso vaccinale in azienda sono alla base di richieste di chiarimento che le Regioni hanno già inviato al Governo.
La nota fornisce indicazioni sulle modalità necessarie per l’adozione del piano aziendale per la vaccinazione, utili per la verifica, a livello aziendale, della sussistenza o meno dei requisiti indicati dal Protocollo e dalle Indicazioni ad interim.
In ogni caso, come abbiamo più volte ricordato, Confindustria Marche ha già in corso un’interlocuzione con la Regione, e stiamo valutando – in base al ruolo assegnatoci dal Protocollo stesso – ogni azione di supporto e di coordinamento dell’iniziativa delle aziende, anche in ordine a modalità di svolgimento della procedura vaccinale in forma aggregata, o alternativa (quale il convenzionamento con strutture sanitarie private).